aborto, poliabortività

Capire l’aborto

Il termine ‘aborto’ deriva dal participio passato del verbo latino ‘orior’ (nascere) cui è aggiunta la particella privativa e negativa ‘ab’: dunque significa ‘non nato’. In ostetricia con tale parola si intende generalmente il parto di un feto gravemente prematuro, già deceduto in utero o che comunque non abbia ancora acquisito capacità di vita autonoma.

minaccia d'aborto

Minaccia d’aborto

Con questa locuzione si indica la presenza di uno o più sintomi che configurano il pericolo che la gravidanza si possa interrompere prima che il feto abbia raggiunto la capacità di vita autonoma. Comunemente si fanno rientrare in tale condizione le perdite ematiche vaginali, i dolori al basso ventre, il mal di schiena e le contrazioni uterine: certamente dunque la loro comparsa va presa in seria considerazione al fine di attuare una adeguata terapia.

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